Linee guida generali per coltivare le piante succulente

Il fatto che le piante grasse o più correttamente succulente, non vogliano cure e soprattutto non vogliano acqua, è un mito non veritiero. Chi inizia a bagnare regolarmente i propri cactus durante l’estate noterà una crescita più veloce e una salute migliore delle piante.

Le piante succulente sono presenti in tutto il mondo, dai freddissimi picchi alpini all’equatore, per cui fare una dettagliata descrizione delle cure necessarie per tutte sarebbe impossibile.
Alcune vengono da luoghi desertici, altre da luoghi montani, altre ancora da luoghi freddi. Soprattutto la confusione più grande viene fatta tra Cactus ed Euphorbie e tra Aloe ed Agave, piante a prima vista simili tra loro ma in realtà profondamente diverse. Quando si parla di succulente è sempre bene sapere almeno il genere che si sta coltivando perché piante anche simili potrebbero invece avere necessità del tutto opposte.

Substrato

Amano substrato drenante, ma non necessariamente deve essere povero. Alcune succulente sono veri e propri alberi e in piccoli vasi con substrato solamente minerale non riescono a svilupparsi appieno. Alcune specie quindi preferiscono addirittura substrati ricchi e torbosi o terra di campo. Potenzialmente, se non ci fosse il problema del freddo e della umidità eccessiva invernale, molte piante succulente starebbero meglio in piena terra che in vaso, come del resto viene fatto nel sud Italia, dove sono presenti splendidi giardini con grandi esemplari. Molte piante succulente tuttavia, soprattutto cactacee, resistono anche sotto lo zero, per cui è possibile realizzare aiuole di pregio anche al nord.
Anche se sono una eccezione, alcune succulente sono epifite e provengono da zone umide: queste piante sono assimilabili come coltivazione più a piante tropicali della foresta pluviale che a succulente.

Luce

Quasi tutte le succulente, con poche eccezioni, amano il pieno sole, e più questo è forte ed abbondante, migliore è la loro crescita. Per le specie che le producono, la grandezza delle spine, che devono essere grandi e robuste, è un ottimo indicatore per capire se la pianta ha la giusta quantità di sole.
Temperatura: a dispetto di come si crede, sono più numerose le specie di succulente che sopportano il freddo (fino a 5 gradi) e addirittura il gelo (sottozero) di quelle che richiedono temperature minime molto alte. Generalmente queste piante vengono tenute in casa o in luoghi eccessivamente caldi erroneamente, mentre starebbero potenzialmente benissimo sempre all’esterno tutto l’anno, semplicemente evitando di bagnarle nel periodo invernale. In realtà le succulente che in natura sopportano periodi sotto lo zero sono anche in condizioni di estrema secchezza dell’aria e aridità del substrato, per cui nei nostri climi il connubio quasi indissolubile tra freddo e umidità/pioggia rende queste piante più sensibili al freddo, per cui una temperatura minima tra 2 e 5 gradi non è indispensabile ma accontenta il maggior numero di specie senza rischio di perdite di esemplari. E’ comunque necessario sempre informarsi circa la specie o almeno il genere in coltivazione.

Irrigazione e umidità

Se durante il periodo freddo invernale l’umidità dell’aria dovrebbe essere il più bassa possibile per evitare marciumi e conferire una buona resistenza al freddo, allo stesso modo durante l’estate le succulente vogliono una buona quantità di acqua e non disdegnano di umidità ambientale. L’importante è evitare che ci siano ristagni sotto al vaso, ma i substrati umidi sono di fondamentale importanza per sostenere la crescita che dalla primavera all’autunno avviene per la maggior parte delle succulente. Alcune specie sono anche di rapidissima crescita. Non abbiate paura di bagnare le vostre succulente, soprattutto se potete esporle al sole diretto per molte ore al giorno. Le piante nei vasi piccoli o molto piccoli andrebbero addirittura bagnate a pioggia ogni 3-4 giorni normalmente, fino a quasi tutti i giorni in caso di forti ondate di caldo. Alle bagnature aggiungere un concime liquido una volta ogni due settimane, ricco di azoto in primavera e ricco di fosforo e potassio da metà estate fino all’autunno. Al nord italia le irrigazioni vanno mediamente da aprile a ottobre, ma in condizioni particolari o al sud potrebbe essere necessario irrigare di più.