Linee guida generali per coltivare le piante carnivore mediterranee

Le piante mediterranee sono quelle “ di casa nostra” e in realtà spontaneamente il nostro ambiente ci viene in aiuto quando si tratta di doverle coltivare. A differenza di quanto si crede le piante mediterranee non sono presenti solo lungo le coste del centro-sud Italia, ma ne esistono alcune, molto circoscritte, persino sulle Alpi e sugli Appennini. La caratteristica mediterranea dell’area dove queste piante crescono è difficilmente descrivibile e sostanzialmente le stazioni mediterranee sono zone con condizioni particolari non solo di temperatura ma anche date da quantità e distribuzione delle piogge e da un certo tipo di suolo.
La pianura padana, specialmente lungo il corso del fiume Po, è l’area italiana più lontana dal concetto di mediterraneo, per via dell’alta umidità dell’aria, sia estiva che invernale, con afa, nebbie e scarsa ventilazione. È più facile coltivare una pianta mediterranea marittima nel cuore delle Alpi che in Lomellina, una delle aree più nebbiose della pianura padana, ad esempio.
In questa categoria rientrano: Cephalotus, Drosophyllum, Roridula e alcune drosere).

Substrato

Le piante mediterranee necessitano di substrato tendenzialmente povero di azoto e ricco invece di elementi minori, soprattutto metalli, e ricco anche di sassi, che possono essere calcarei o meno, in base alle rocce presenti. Su suolo calcareo e su suolo acido si originano due tipi di flora mediterranea diversi, con alcuni elementi in comune. Il suolo deve essere in grado di bagnarsi facilmente  e trattenere umidità ma poi altrettanto velocemente deve asciugare durante l’estate, mentre deve e restare più costantemente umido in autunno e inverno, stagione di crescita principale per le piante mediterranee, che invece vanno in riposo estivo. Spesso la terra di campo argillosa è migliore che la torba. Per facilitare l’asciugarsi della zolla è preferibile usare vasi di terracotta.

Luce

L’insolazione è fondamentale, sia in estate che in inverno. Sono piante che sia adattano perfettamente alle condizioni di pieno sole che ci sono in Italia.

Temperatura

Anche se le condizioni mediterranee sono mediamente miti, capitano talvolta degli episodi invernali con temperature minime bassissime, di molto sotto lo zero, e nevicate intense. Episodi non di lunga durata, ma sicuramente provano che le piante mediterranee in realtà hanno una resistenza al freddo molto superiore di ciò che si pensa, perché vivono in aree miti ma dove potenzialmente il gelo arriva. L’importante è che sia sempre presente una ottima ventilazione e, nel caso non ci sia maltempo, una ottima insolazione. Il pericolo maggiore per le piante mediterranee è la staticità dell’aria con condizioni di nebbia e assenza di vento, che letteralmente fa marcire e ammuffire le gemme e i germogli.

Irrigazione e umidità

Queste piante gradiscono aria anche umida ma sempre in movimento. In estate, quando le precipitazioni sono scarse o del tutto assenti, il vento umido è uno dei modi con cui la flora mediterranea si idrata. In inverno invece, la stagione piovosa, esse sono in piena crescita, con terreno sempre umido. Tra una pioggia e l’altra è presente qualche giornata di sole che fa asciugare le chiome, e la ventilazione non manca mai. In coltivazione, con piante costrette nei vasi, bisogna prevedere irrigazione anche durante l’estate, anche se esse in natura non ricevono una sola goccia di pioggia per mesi.